Teatro Elfo Puccini di Milano (MAPPA), sala Bausch, Never Never Neverland, da martedì 5 a domenica 10 giugno – inizio spettacoli ore 21:00. Concept e regia Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani; creazione e interpretazione Alessandra De Santis, Giorgia Maretta, Attilio Nicoli Cristiani, Emanuele Sonzini; dramaturg Renato Gabrielli; assistenza al progetto Beatrice Sarosiek; disegno luci Antonio Zappalà. Con il contributo di Comune di Milano – Cultura, Progetto Être/Fondazione Cariplo, NEXT Laboratorio delle idee per Oltre Il Palcoscenico. Renato Palazzi: “Si tratta di un’aguzza e raffinata performance nello stile della compagnia, che mescola di continuo l’ironia e un sottofondo di dolente ferocia, il rigore formale al piacere della creazione a ruota libera.” >>
Abbiamo costruito un’isola, immaginaria e molto concreta. Il suo terreno è fatto di strati di abiti, accessori e suppellettili saltati fuori da cassetti, cantine, solai e vecchi bauli di teatranti. Non ha leggi, quest’isola: per chi viene a visitarla c’è una libertà assoluta di trasformarsi, di riplasmare a ogni minuto la propria identità. È una libertà che ricorda, certo, quella dei giochi tra bambini; ed è con il pensiero rivolto al “bambino che non vuole crescere” per eccellenza, al Peter Pan di James B. Barrie, che abbiamo chiamato la nostra isola Never Never Neverland.
Ma siamo consapevoli del sottofondo ambiguo e pericoloso di ogni tentativo di ritorno all’infanzia, come testimonia l’inquietante Neverland che è stata dimora di Michael Jackson, splendente e dolente icona pop cui pure rendiamo omaggio in questo spettacolo.
Diamo sfogo al nostro desiderio di infinita metamorfosi, abbandonandoci a una sequenza di travestimenti giocosi; eppure questi stessi giochi fanno da specchio, critico e straniante, all’infantilismo della società dei consumi.
L’infantilismo contemporaneo è al centro di una rete di questioni su cui ci siamo confrontati preparando Never Never Neverland: l’identità di genere, le relazioni, la rappresentazione del corpo, i miti/prodotti della cultura di massa. Temi da tempo cari al Teatro delle Moire, sui quali ha portato il suo contributo Renato Gabrielli, un autore teatrale che partecipa alla nostra avventura sperimentando per la prima volta il ruolo di dramaturg in un lavoro di tipo performativo.
Le figure che sono emerse – buffe, esposte, ferite, arrabbiate, graziose – sono tutte alla ricerca di un riconoscimento, per quanto effimero, e, in fondo, di un po’ d’amore. Difficile stare al mondo – paiono dirci. In un mondo in corsa che non ammette fragilità.
Si tratta di un’aguzza e raffinata performance nello stile della compagnia, che mescola di continuo l’ironia e un sottofondo di dolente ferocia, il rigore formale al piacere della creazione a ruota libera, non sottoposta ai vincoli di un rigido confine tra i linguaggi e le discipline, tra gesto immagine, suono e parola. Qua e là dall’ordito dello spettacolo affiorano brevi frammenti dal Peter Pan di J. M. Barrie, che rimandano a visioni oniriche di lagune incantata e sirene. Ma i suoi significati trascendono queste intromissioni verbali, e passano soprattutto attraverso le movenze dei quattro, le loro diverse fisicità, i panni in cui si avvolgono rapidamente e di cui si liberano un istante dopo: è in questo rituale un po’ ossessivo di vestizioni e svestizioni dietro le quali non resta nulla, è in questa affannosa ricerca di un’incerta identità che si esprime la sua trama allusiva, il suo potere di parlarci – sottilmente, trasversalmente – di noi stessi e del nostro tempo. Renato Palazzi, Il sole 24 ore
NEVER NEVER NEVERLAND
Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33 – Milano – inizio spettacoli ore 21:00 – Posto unico 15 € – durata: 60 minuti senza intervallo – Biglietteria: 02.0066.06.06 – biglietteria@elfo.org – www.elfo.org
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