Auditorium di Milano (MAPPA), giovedì 9 agosto ore 20:30, La Verdi – per l’occasione diretta dal Maestro uzbeko Aziz Shokhakimov – eseguirà la Settima sinfonia in Do maggiore di Dmitrij Šhostakovič, la cosiddetta Leningrado, nel settantesimo anniversario della prima esecuzione nella città assediata dai nazisti (9 agosto 1942). L’ingresso è libero con posto assegnato. Si tratta di un Invito alla Pace, con l’esecuzione di una Sinfonia – la cui notorietà si deve in gran parte ad Arturo Toscanini – legata a una città – l’attuale San Pietroburgo – gemellata con Milano. >>
> c. stampa a cura di Massimo Colombo > >
Giovedì 9 agosto (ore 20.30, ingresso libero con posto assegnato) l’Auditorium di Milano in largo Mahler ospiterà un evento eccezionale: l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi eseguirà la Sinfonia n. 7 di Dmitrij Šhostakovič, universalmente conosciuta come Leningrado, in un corale Invito alla Pace, in occasione del settantesimo anniversario della prima esecuzione nella città assediata.
Sul podio, il 25enne uzbeko Aziz Shokhakimov, conductor di chiara fama internazionale, nonostante la giovane età, che ha diretto laVerdi lo scorso aprile in Auditorium.
Il concerto straordinario (primo di due), dal titolo significativo Invito alla Pace, promosso dal Comune di Milano, si inserisce nel cartellone di VerdEstate, la rassegna estiva del Comune di Milano.
La Settima sinfonia in Do maggiore di Dmitrij Šhostakovič è stata scritta nel 1941, prevalentemente sotto l’assedio di Leningrado – oggi tornata all’antico nome di San Pietroburgo, città gemellata con Milano – la seconda città russa, alla quale fu dedicata. Il compositore intese celebrare l’eroica e strenua resistenza della città che aveva subìto l’assedio delle truppe naziste per novecento giorni, perdendo, fra bombardamenti, carestie e malattie, qualcosa come un milione di abitanti.
A Leningrado i nazisti verranno a loro volta stretti in una sacca e l’antica capitale russa diventerà la pietra tombale del Terzo Reich, analogamente a quanto era successo sulla Beresina, più di un secolo prima a Napoleone e alla Grande armata francese.
Ma va comunque sottolineato che la Settima sinfonia è rivolta non solo contro il nazismo ma anche contro ogni totalitarismo. Questa composizione descrive l’invasione delle truppe armate attraverso l’uso di un tema installato nel primo movimento (detto popolarmente “Tema dell’Invasione”) che però Šhostakovič chiamava in modo generale “Il tema del male”, non riferendosi ad alcun sistema politico in particolare, ma al male in senso assoluto,
L’autore dedicò la sinfonia alla sua città, distrutta non solo dalla guerra ma da ogni sorta di regime: la città che “Hitler ha distrutto e Stalin semplicemente ha finito”. Questa diretta testimonianza del compositore ci fa comprendere quanto lui non sopportasse il proprio governo ma apprezzasse la libertà di espressione e la molteplicità di pensiero.
“Ecco perché la Settima sinfonia, forse più di qualunque altra opera – commenta Ruben Jais, responsabile artistico de laVerdi – esprime al meglio e in modo compiuto i sentimenti che onorano e assecondano il corale Invito alla Pace, offerto da laVerdi ai cittadini milanesi e a tutto gli ospiti italiani e stranieri che animano in queste settimane la nostra città”.
Successivamente alla sua prima esecuzione, il 5 marzo 1942, a Kjubishev, con l’Orchestra del Teatro Bol’šoj di Mosca diretta da Samuil A. Samosoud, un microfilm contenente la partitura venne mandata in Occidente. Inizia così il mito mondiale della Settima: Sir Henry Wood condusse una performance alla BBC il 22 giugno 1942, per il primo anniversario dell’entrata in guerra della Russia, mentre il 29 a Londra riceve gli apprezzamenti di George Bernard Shaw.
Il 19 luglio venne eseguita per la prima volta in America da Arturo Toscanini e dalla NBC Symphony Orchestra, e mandata in onda via radio. Il Maestro volle fortemente dirigere quest’opera di Šostakovič. Solamente negli USA, la Settima venne eseguita altre 62 volte durante l’arco dell’anno, sotto le bacchette di Serge Koussevitski, Leopold Stokowski, Rodzinski, Mitropoulos, Eugene Ormandy, Menteux e molti altri.
Si deve appunto a Toscanini la diffusione e la popolarità di questa emozionante sinfonia.
Ingresso libero con posto assegnato; per informazioni e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
La storia della scrittura della Settima Sinfonia di Dmitrij Šhostakovič
Dmitrij Šostakovič (1906–1975) è stato un compositore, pianista e insegnante; una personalità di spicco la cui multiforme attività rappresenta la parte classica della cultura musicale sovietica e mondiale del XX secolo. L’importanza di Šhostakovič come autore di sinfonie è inestimabile. Nelle sue 15 composizioni sinfoniche sono state espressi profonde idee filosofiche, il mondo complesso dei sentimenti umani, i conflitti tragici. In esse emerge la voce dell’artista-umanista, dell’attivista contro il male e l’ingiustizia sociale. La Settima Sinfonia (datata 1941) rappresenta un monumento straordinario all’eroismo del popolo sovietico mostrato nel periodo della Grande Guerra Patriottica degli anni 1941–1945. Il 9 agosto 1942 l’opera venne eseguita nella Leningrado assediata, con Karl Eliasberg direttore dell’Orchestra del Comitato della Radio di Leningrado. A eseguire la Sinfonia fu proprio l’orchestra sinfonica del Comitato della Radio di Leningrado. Nei giorni dell’assedio la maggior parte dei musicisti era morta di inedia. Le prove furono sospese a dicembre. Alla loro ripresa a maggio solo 15 musicisti indeboliti erano in grado di suonare. Nonostante ciò l’attività concertistica era iniziata già ad aprile. A maggio lo spartito della sinfonia venne portato nella città assediata con un aereo. Per completare l’orchestra, furono inviati dal fronte i musicisti mancanti. L’esecuzione ebbe una grande importanza per la popolazione. Nonostante il bombardamento e l’attacco aereo, vennero accesi tutti i lampadari presenti nel salone. La sala della filarmonica era piena. L’esecuzione della sinfonia durò per 80 minuti. Per tutto questo tempo non si sentì il fragore delle armi nemiche: gli artiglieri che difendevano la città stavano eseguendo l’ordine di reprimere il fuoco delle armi tedesche. La nuova opera di Šhostakovič sconvolse gli ascoltatori. La grande musica era riuscita a esprimere quello che univa le persone in quel periodo difficile: la fiducia nella vittoria, la disponibilità al sacrificio, l’amore infinito per il proprio popolo e per il Paese. Durante l’esibizione, la Sinfonia venne trasmessa in radio attraverso gli altoparlanti sparsi per la città. Così, quelle note dense di emozione furono ascoltate non solo dai civili ma anche dai soldati dell’esercito tedesco che assediava Leningrado. La Settima Sinfonia è spesso paragonata alle opere scritte dedicate alla guerra: viene chiamata “cronaca”, “documento” a causa della capacità di trasmettere in maniera dettagliata l’atmosfera di quel periodo.
Biografia
Aziz Shokhakimov è nato nel 1988 a Tashkent, Uzbekistan. A sei anni è entrato nella scuola per bambini dotati Uspensky Music School, dove ha studiato violino, viola e direzione orchestrale nella classe del prof. V. Neymer. A 13 anni ha debuttato sul podio della National Symphony Orchestra of Uzbekistan, dirigendo la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Concerto per pianoforte e orchestra N. 1 di Lizst. L’anno seguente è stato invitato a dirigere la sua prima opera, Carmen, alla National Opera and Ballet Theatre of Uzbekistan. Il rapporto instaurato con entrambe le compagini orchestrali ha aperto la strada a numerosi inviti negli anni successivi a dirigere sinfonie di autori come Haydn, Mozart, Beethoven, Brahms, Mahler, Prokofiev, Shostakovich, ed opere di Verdi e Bizet tra gli altri. A partire dal 2006, Aziz ha assunto il ruolo di Direttore principale della National Symphony Orchestra of Uzbekistan, posizione che mantiene tuttora. Nel 2005, Aziz Shokhakimov è stato invitato a prender parte al programma di tirocinio presso la National Philharmonic Orchestra of Russia, sotto la guida del Maestro Vladimir Spivakov, che è poi sfociata in una serie di concerti a Mosca e sul territorio nazionale. Già nel 2003 aveva avviato una collaborazione con la Youth Orchestra of Volga, collaborazione tuttora attiva.
Nel 2007 Aziz è stato invitato a dirigere le Sinfonie n. 4 e 7 di Beethoven con la Raanana Symphonietta e la Rishon LeZion Orchestra in Israele. Nel marzo 2010, Aziz Shokhakimov ha conquistato, a 22 anni, il Secondo premio al Gustav Mahler International Conducting Competition, sotto gli auspici della Bamberger Symphoniker.
I prossimi impegni nel 2012 prevedono concerti con la Dresden Staatskapelle, la Dusseldorf Symphoniker, la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, e altri in Nord America, Messico e America Latina.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
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MAE Milano Arte Expo – milanoartexpo@gmail.com – ringrazia Massimo Colombo per il comunicato stampa.
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