Al teatro Elfo Puccini di Milano (clicca: MAPPA), sala Shakespeare, dal 29 novembre al 4 dicembre: Cabaret Yiddish, di e con Moni Ovadia. Un’immersione nella lingua, la musica e la cultura Yiddish, in quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, per raccontare la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque. Cabaret Yiddish è spettacolo che ha reso celebre Moni Ovadia e da cui è derivato un altro titolo famoso Oylem Goylem. Nelle due parole del titolo si racchiude tutta la sua magia irripetibile: è un cabaret in senso stretto – nel suo alternare brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni – ma “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”, perché dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. comunicato stampa - Testo di Moni Ovadia Continua a leggere
All’Elfo Puccini di Milano (clicca: MAPPA) Moni Ovadia porta in scena due titoli che testimoniano il suo percorso artistico unico: dal 15 al 27 novembre il recente Senza confini (2009) e a seguire, dal 29 novembre al 4 dicembre, un cult che ha segnato l’inizio del suo teatro musicale, Cabaret Yiddish (1992). comunicato stampa – Testo di Moni Ovadia Senza confini. Ebrei e zingari è un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio, una vocazione che proviene da tempi remoti e che in tempi più vicini a noi si fa solitaria, si carica di un’assenza e sollecita un ritorno, un’adesione, una passione, una responsabilità urgenti, improcrastinabili. Continua a leggere
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